I tarli del legno sono insetti che comunemente possono infestare un ambiente domestico o professionale ed è importante porre l’attenzione su un fenomeno responsabile di diverse conseguenze. In questo nostro approfondimento andremo quindi ad analizzare come sono i tarli del legno, come riconoscere un tarlo del legno (ne esistono diverse specie) e, soprattutto, cosa fare per mettere in atto un’efficace disinfestazione tarli.
- Cosa sono i tarli e come riconoscerli
- Infestazione di tarli: rischi e pericoli
- Tarli del legno: come eliminarli
Cosa sono i tarli e come riconoscerli
Partiamo dal dire che quando si parla di tarlo si fa riferimento all’anobium punctatum, un insetto che si nutre della polpa del legno ed è questo il motivo per cui si parla di tarli del legno (o larva del legno). Si tratta di piccoli insetti con una lunghezza generalmente non maggiore di 1-10mm, di colore nero, grigio o marrone scuro e dal corpo allungato e sottile con antenne sporgenti e in alcuni casi anche ali. I tarli hanno un ciclo di vita per il quale depongono le uova sul legno e le larve nascono da queste uova. Le larve, scavando gallerie interne nel legno sul quale si trovano, si nutrono di questo materiale, mentre gli adulti vengono fuori tramite i piccoli fori presenti nella superficie del legno.
Abbiamo visto come sono le tarme del legno, lo step successivo è individuare da quali caratteristiche ed elementi è possibile individuare la loro presenza. Solo dal corretto riconoscimento, infatti, è poi possibile prevedere e attuare adeguate strategie di disinfestazione tarli.
Tra i principali segni comuni da monitorare ci sono la presenza di fori nel legno, di polvere o segatura e la presenza di insetti adulti. Se un elemento strutturale (come una trave o una colonna) o un mobile in legno presentano sulla superficie dei fori di diametro variabile questo è uno dei primi segnali che possono far suonare il campanello d’allarme sulla presenza dei tarli.
Parallelamente la presenza di segatura e polvere molto fine vicino ai fori potrebbe essere un utile indicatore che i tarli sono non solo presenti nel legno ma che sono anche in azione. Inoltre il tarlo legno potrebbe essere presente quando si vedono gli insetti adulti nelle vicinanze del legno infestato. La particolarità del tarlo adulto è che è attirato dalla luce e li si riconosce vedendoli volare nella stanza.
Un altro elemento che induce a sospettare la presenza di tarli del legno come riconoscere è l’aspetto debole del legno sul quale hanno agito. Se il legno ha un aspetto indebolito e al tatto ha una consistenza fragile e spugnosa è molto probabile che vi siano dei tarli. A questo proposito è utile, in una prospettiva di fattori di rischio, indicare quali sono i legni che sono più soggetti all’azione dei tarli. Tra questi vanno segnalati i legni teneri (come il faggio, il pino e il cedro) e i legni umidi (quelli impiegati nelle costruzioni all’esterno o esposti all’umidità come quelli presenti in cantine e garage). Anche i legni più vecchi o quelli che hanno subito danni strutturali e presentano segni di decadimento sono tra i più esposti al rischio di infestazione da parte dei tarli.
Infestazione di tarli: rischi e pericoli
A questo punto è doveroso domandarsi: perché tanta attenzione alle tarme del legno? Ci sono diversi rischi e pericoli legati alla loro presenza. Innanzitutto vi è un problema legato al danneggiamento di componenti strutturali (come travi, colonne, soppalchi, eccetera) che potrebbero cedere, con tutte le conseguenze del caso. Vi è poi un problema di deterioramento di mobili e complementi, specialmente se antichi e pregiati (come opere d’arte e libri antichi) che potrebbero rappresentare un enorme danno culturale ed economico.
Inoltre bisogna considerare come la presenza dei tarli, se non trattata adeguatamente, determina una diffusione delle infestazioni. Questo processo aumenta la difficoltà nel gestire il fenomeno con una crescita dei costi sia per le operazioni necessarie su come eliminare i tarli del legno che per ristrutturare e riparare gli ambienti danneggiati.
Anche se non comune vi può essere un problema di punture tarli che può causare in alcune persone irritazioni cutanee e fenomeni allergici. Infine, ma non meno importante, il problema estetico e la svalutazione degli immobili oggetto di un’infestazione che, quindi, perdono valore economico e diventa più difficile venderli o cederli in locazione. Senza sottovalutare come la disinfezione delle strutture ricettive si rivela essenziale per garantire il proseguimento dell’attività e garantire ai propri ospiti ambienti accoglienti, igienici e confortevoli.
Tarli del legno: come eliminarli
Cosa fare, una volta identificati, per eliminare i tarli del legno? Qual è la migliore disinfezione degli ambienti per i tarli come eliminarli? Vi sono dei rimedi naturali, meno efficaci ma anche meno invasivi e che non richiedono il ricorso a prodotti chimici. I principali sono quelli che prevedono l’utilizzo della lavanda, della cannella in polvere o dell’olio essenziale di cedro da applicare direttamente sul legno o in appositi sacchetti da posizionare all’interno dei mobili. Per alcune tipologie di tarli può essere prevista l’esposizione al sole del legno infestato.
L’alternativa più efficace è quella che prevede il ricorso a un trattamento antitarlo radicale. Esistono diverse tipologie di trattamento antitarlo che consentono di eliminare sia le uova che le larve e gli insetti adulti. Il primo di questi trattamenti è quello che prevede l’utilizzo delle microonde. È un trattamento ecologico in quanto non richiede l’utilizzo dei pesticidi in quanto, tramite le microonde, si scaldano solo gli elementi che contengono acqua e può essere applicato solamente per le aree più piccole e di dimensioni contenute.
Vi è poi il trattamento con aria calda che si basa sulla conduzione di calore tramite apposite generatori che erogano aria calda fino a 80-100 °C all’interno del legno. È utile per raggiungere le parti più profonde del legno ma senza alcun rischio di danneggiarlo. L’altro metodo è quello che prevede l’utilizzo di un contenitore di plastica all’interno del quale viene inserito il componente in legno da trattare. Quindi viene eliminato l’ossigeno e inserita l’anidride carbonica andando a eliminare definitivamente i tarli.