OGM

Cosa sono gli OGM e come vengono ricercati

Un OGM, indicato anche con la dicitura “prodotto ogm” è un organismo geneticamente modificato e oggi la ricerca in questo ambito è arrivata a ottenere risultati molto importanti, che sono migliorati sempre di più nel corso del tempo. Rimangono comunque dei rischi per l’ambiente e in parte anche per la salute umana, se si utilizzano gli OGM. Tali eventuali danni però possono essere limitati ed eliminati, se si effettuano appositi controlli prima della messa sul mercato. In più, al fine di capire gli elementi che caratterizzano gli organismi in questione, è opportuno indicare anche quali sono le tecniche di realizzazione, quindi come possono fare gli studiosi per ottenere organismi geneticamente modificati. Questi ultimi tra l’altro, per legge, devono essere totalmente assenti nel settore dell’agricoltura biologica.


Gli OGM o organismi geneticamente modificati: di che cosa si tratta e quali sono le caratteristiche dei prodotti ogm

Gli OGM vengono anche indicati con l’espressione “prodotti o.g.m” in quanto la sigla in questione sta per “organismi geneticamente modificati”. Per comprendere al meglio che cosa sono gli ogm però occorre specificare che esistono non solo piante ogm, ma anche può esistere anche un animale geneticamente modificato. Si può quindi affermare che la categoria di organismi in questione comprenda sia piante, animali, ma a questi devono essere aggiunti anche micro-organismi. Come si può capire dalla definizione, il patrimonio genetico di tali esseri viventi subisce delle modifiche grazie all’applicazione di numerose soluzioni che sono state trovate dall’ingegneria appartenente al campo genetico.

La ricerca ogm infatti ha raggiunto negli ultimi anni dei risultati davvero incredibili. Oggi infatti è possibile sfruttare al meglio le tecnologie del DNA, che permettono di aggiungere, eliminare o modificare i geni. Occorre però precisare che non possono essere etichettati come “OGM” tutti quegli organismi il cui insieme genetico sia stato trasformato con procedimenti di natura spontanea. Le trasformazioni infatti devono essere artificiali, per dare all’essere vivente la definizione di organismo geneticamente modificato.

La natura infatti può trasformare in molteplici modi gli organismi, anche perché l’insieme di questi cambiamenti spiega anche come si sono evoluti gli esseri viventi sulla Terra. In alternativa però, anche l’uomo può realizzare delle modifiche, tramite tecniche differenti, sempre inerenti all’ingegneria genetica. Solo in tal caso si ottengono, come accennato, gli OGM.

Questi ultimi vengono spesso indicati anche con l’espressione “organismi transgenici”, ma i due modi di chiamarli non dovrebbero essere sinonimi, anche perché l’aggettivo “transgenico” si riferisce a una tecnica particolare, in cui si inseriscono uno o più geni di un determinato essere vivente, all’interno del genoma di un altro e tra l’altro i due devono appartenere a specie diverse. Gli OGM invece, per diventare tali, devono seguire delle tecniche ben precise.


Le tecniche che si utilizzano per ottenere OGM

Tra le maggiori tecniche che gli studiosi si servono al fine di ottenere organismi geneticamente modificati, ve ne sono tre. Una riguarda il fatto di ricombinare il materiale genetico, l’altra usa introduzione diretta di materiale genetico ma preparato all’esterno, la terza sfrutta le tecniche di fusione cellulare.

Per quanto concerne la prima, questa permette di formare sempre nuove combinazioni, in quanto si utilizzano vettori appartenenti alle molecole di DNA e RNA o anche elementi che derivano da questi ultimi. Successivamente tali ricombinazioni di materiale genetico vengono inserite nell’organismo in quanto non ne possedeva già per natura. Tramite tale sistema inoltre, gli studiosi faranno in modo che quei materiali si replicheranno poi, con il passare del tempo, spontaneamente.

Per la seconda tecnica invece, come accennato, questa introduce in modo diretto nell’organismo ospite degli elementi genetici tramite “macroiniezione” oppure anche il cosiddetto “microincapsulamento”.

La terza modalità è quella più particolare, perché ammette delle soluzioni ibride che consentono poi di ottenere cellule vive, grazie a materiali genetici ereditabili e sfrutta la fusione delle cellule, ma sempre tramite metodologie non spontanee. Per comprendere poi la definizione di OGM in modo ancora più chiaro, merita un approfondimento il discorso relativo agli alimenti.


Gli alimenti

Gli alimenti, se definiti “biologici”, non possono contenere alcun elemento OGM e questo è stato stabilito dalla legge. Nell’agricoltura biologica infatti non è possibile usare organismi geneticamente modificati, nemmeno se questi dovessero essere adoperati come alimenti per animali. Il dibattito sugli OGM è da sempre stato molto acceso, anche perché se da una parte sono presenti studiosi che ritengono che questi possano provocare danni ambientali o rischi per la salute, altri invece smentiscono. La smentita è presente in quanto ogni rischio può essere controllato.

Per quanto riguarda i possibili danni all’ambiente infatti, questi possono essere arginati applicando diversi controlli e in più si riducono se si rispettano le varie normative sulla produzione e anche il commercio. Certamente, se tali aspetti non dovessero essere rispettati, ecco che potrebbero verificarsi delle problematiche.

Riguardo la salute invece, i rischi possono concernere la presenza di alcune sequenze allergeniche, ma anche in questo caso, la problematica può essere limitata, se si mettono in atto gli opportuni controlli.

Indipendentemente dalla presenza delle due tipologie di opinioni, ovvero di chi sottolinea i rischi degli OGM e di chi invece riconosce che effettivamente possano essere limitati, se si applicano le apposite analisi, la normativa ha stabilito che nel sistema alimentare biologico tali elementi debbano essere assolutamente assenti. Tra l’altro sono presenti aziende che si occupano proprio del controllo dei prodotti, per verificare l’eventuale presenza o meno di organismi geneticamente modificati. Tra i professionisti che si occupano di controlli del genere vi è Quark, che infatti analizza tutte le problematiche collegate al settore agroalimentare. Per questo motivo, realizza diversi servizi, tra cui l’analisi degli alimenti e proprio la ricerca di OGM, la ricerca di antiparassitari, la tracciabilità e numerosi altri. Come si è visto, gli organismi geneticamente modificati hanno caratteristiche particolari e vengono denominati in questo modo perché parte del loro genoma subisce appunto delle trasformazioni. Queste, come indicato precedentemente, possono seguire varie metodologie, ma devono obbligatoriamente essere artificiali, altrimenti non si può parlare di organismi geneticamente modificati, se i processi di trasformazione dovessero avvenire per via spontanea e del tutto naturale.

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