Oggi sempre più spesso si parla di sanificazione dei luoghi di lavoro. l’emergenza Coronavirus ha riportato all’attenzione pubblica quello che in realtà deve essere uno standard: ovvero che gli ambienti di lavoro siano luoghi sicuri per chi vi lavora. L’urgenza di queste operazioni, anche per consentire la riapertura delle attività commerciali e produttive, così come il diffondersi di informazioni, ha reso l’argomento della sanificazione dei luoghi di lavoro oggetto di dubbi e confusioni. Cerchiamo quindi di fare chiarezza sull’argomento.
- Cosa si intende per sanificazione
- Chi può fare la sanificazione dei locali commerciali
- La sanificazione dei luoghi di lavoro
- Sanificazione tramite nebulizzazione
- Il credito d’imposta per la sanificazione dei luoghi di lavoro
Cosa si intende per sanificazione
Le parole sono importanti, specie se applicate a concetti che mirano a tutelare la salute e a leggi che regolamentano tali attività. La sanificazione dei locali commerciali, dei negozi, delle fabbriche e di qualsiasi altro luogo di lavoro deve essere compresa prima ancora che realizzata. Il Ministero della Salute, parlando della sicurezza dei lavoratori, stabilisce che ”L’azienda assicura la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni e di svago”. Questo introduce un’importante distinzione tra:
- pulizia;
- sanificazione.
La pulizia è una cosa, la sanificazione è un’altra e non si può considerare la sanificazione come una semplice pulizia o una pulizia un po’ più approfondita. La sanificazione, come indica la parola stessa, è un processo finalizzato a ‘rendere sano’ un ambiente, una superficie, eccetera. La sanificazione, quindi, è un intervento articolato e mirato all’eliminazione di batteri e microrganismi che inficiano o mettono a rischio la sanità di quella realtà.
Chi può fare la sanificazione dei locali commerciali
È utile anche sottolineare, proprio per evidenziare come si tratti di un intervento diverso dalla semplice pulizia, che la sanificazione dei locali commerciali deve essere eseguita esclusivamente da soggetti autorizzati. L’attività di sanificazione di un negozio e di qualsiasi altro ambiente di lavoro, infatti, è regolamentata, tra gli altri, dal Decreto Legge 7 del 31 gennaio 2007. In questo testo, tra le altre cose, si stabiliscono i requisiti di cui deve essere in possesso colui che esegue la sanificazione del negozio per poter essere abilitato a farlo. Tra i requisiti è richiesto lo svolgimento di un’esperienza professionale per un periodo di almeno tre anni presso un’azienda specializzata nel settore e abilitata all’esecuzione di questo intervento. Quark è tra le imprese abilitate e in possesso dei requisiti per la sanificazione delle case e degli ambienti di lavoro.
La sanificazione dei luoghi di lavoro
Perché farla
Quando si dà per scontato un determinato argomento è l’occasione ideale per ignorarne gli aspetti più importanti. Nel caso della sanificazione di un ufficio o di un luogo di lavoro è utile ribadire l’importanza di tale intervento. Il datore di lavoro, infatti, ha una responsabilità legale nei confronti dei propri dipendenti. Se i dipendenti, così come i collaboratori, si ammalano durante l’orario di lavoro a causa della scarsa o inesistente salubrità dei luoghi dove svolgono le proprie mansioni, il titolare dell’azienda (o il responsabile legale) è passibile di denuncia. È quindi evidente come si tratti di un intervento estremamente importante e delicato.
Cosa si può sanificare
Nella circolare 5443 del 22 febbraio 2020, il Ministero della Salute, stabilisce che la sanificazione debba avvenire su tutte le superfici che frequentemente vengono toccate. Si parla quindi di maniglie, porte e finestre, postazioni di lavoro, display touchscreen, bagni, banconi, eccetera. l’attività di sanificazione può quindi avvenire tramite l’impiego di un macchinario che esegua l’intervento in maniera precisa e approfondita. Nei protocolli, inoltre, si parla anche di sanificazione degli ambienti, non solo degli strumenti di lavoro.
La delicatezza di questo tipo di intervento è tale anche perché variano gli ambienti di lavoro. Non tutti i luoghi, infatti, sono uguali. La sanificazione di una scuola, per esempio, potrà essere simile alla sanificazione di un ufficio, ma non a quella di una fabbrica. Per non parlare della sanificazione delle strade e o quella delle automobili. Molti lavorano con mezzi di trasporto condivisi ed è quindi necessario considerare anche la sanificazione delle auto. O la sanificazione degli automezzi per i corrieri, trasportatori e tutti coloro che utilizzano questo tipo di mezzi di trasporto.
Va anche considerato come ogni ambiente di lavoro abbia determinate caratteristiche che non possono essere ignorate; anche per evitare che la sanificazione sia un intervento che possa costituire un pericolo per l’integrità di alcune parti di quel luogo di lavoro. O, date le condizioni di quell’ambiente, risultare inefficace e, quindi, inutile.
Sanificazione tramite nebulizzazione
Un tipo di sanificazione che tiene conto di tutto quello che abbiamo appena detto è quella che utilizza il sistema di nebulizzazione. Il macchinario per la sanificazione utilizzato, infatti, atomizza nell’ambiente di lavoro il prodotto disinfettante attraverso delle particelle molto piccole (della dimensione che va tra i 0.3 e i 0.5 micron). Questa caratteristica permette alla macchina per la sanificazione di intervenire anche su grandi superfici e ambienti vasti. La sanificazione tramite l’utilizzo di una macchina per la nebulizzazione permette di effettuare interventi in qualsiasi tipo di ambiente. Che può essere la sanificazione delle strade come la sanificazione di una scuola. Potendo quindi essere utilizzata sia in ambienti indoor che outdoor. La Quark dispone di macchinari per la sanificazione tramite nebulizzazione degli ambienti di lavoro capaci di rispondere in maniera rapida ed efficiente a qualsiasi tipo di esigenza. Senza dimenticare come tali strumenti possano essere impiegati anche per la sanificazione delle case.
Il credito d’imposta per la sanificazione dei luoghi di lavoro
Data la necessità di fronteggiare il diffondersi del Covid-19, tra le varie misure di rilancio il Governo ha previsto anche un credito d’imposta per la sanificazione dei luoghi di lavoro. Questo è un incentivo rivolto in modo particolare alle aziende e alle imprese, sia per la sanificazione degli ambienti di lavoro che per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale (DPI) utili a garantire la sicurezza di dipendenti e collaboratori.
L’incentivo fiscale previsto nel Decreto Rilancio per supportare le imprese nella sanificazione dei luoghi di lavoro è stabilito nella formula di un credito d’imposta del 60% per tutte le spese sostenute a questo scopo per tutto il 2020. Il credito d’imposta per la sanificazione ha un tetto massimo di 60000€, per ciascuno dei richiedenti.
Per ricevere delucidazioni sul credito d’imposta, ma soprattutto per scoprire qual è la tipologia di sanificazione più adatta al tuo negozio, ufficio o locale commerciale, la Quark offre un servizio di consulenza personalizzato, con il quale aiutare imprenditori e imprese in questa delicata fase di ripresa.